Lirica

Roméo et Juliette torna alla Scala. Protagonisti Diana Damrau e Vittorio Grigolo

Roméo et Juliette
Roméo et Juliette

La ripresa del capolavoro di Gounod nell’allestimento di Bartlett Sher segna il debutto al Teatro Alla Scala di Milano in un’opera di Lorenzo Viotti.

Dal 15 gennaio va in scena al Teatro Alla Scala per otto rappresentazioni Roméo et Juliette di Charles Gounod, nell’allestimento firmato da Bartlett Sher per il Metropolitan di New York e presentato per la prima volta alla Scala nel 2011.

Un cast omogeneo con eccellenti interpreti

La ripresa scaligera di Roméo et Juliette, che coincide con il debutto milanese in un’opera lirica del giovane e talentuoso direttore Lorenzo Viotti, è forte di un cast estremamente omogeneo che riunisce intorno alle star protagoniste una compagnia di voci straordinarie per ciascuno dei numerosi ruoli previsti dal libretto. Diana Damrau e Vittorio Grigolo sono gli interpreti di riferimento per i due amanti di Verona che hanno interpretato insieme al Met. Al loro fianco si esibiranno Mattia Olivieri (Mercutio), Nicolas Testé (Frère Laurent), Sara Mingardo (Gertrude), Marina Viotti (Stéphano).

Tappa fondamentale nella nascita del drame lyrique

Le partiture di Gounod, e in particolare Roméo et Juliette, furono fondamentali nella nascita di quel nuovo genere, così pieno di ambivalenze e di contraddizioni, che venne chiamato drame lyrique e che rivoluzionò l’estetica dell’opera francese nella seconda metà dell’Ottocento. Dunque un drame lyrique, a partire dagli anni Sessanta-Settanta, è un tipo di opera che, se da una parte tradisce (ma a volte anche esibisce) l’influenza del modello wagneriano, dall'altra contiene numerose e francesissime modalità di reazione ad esso: il rifiuto degli effetti plateali e della grandiosità, la ricerca di un dramma il più possibile interiorizzato e la scoperta di uno stile di canto tipicamente francese. L’affermazione del drame lyrique si può cogliere nello stesso percorso compositivo di Gounod. mentre Faust (1859) mostra ancora solidi legami con il grand-opéra, con l’opéra-comique e persino con certi effettacci tipici del mélo popolare, Roméo et Juliette (1867) appare decisamente strutturato secondo i principi della nuova drammaturgia lyrique.


Un altro elemento che va messo in evidenza nel processo di formazione del drame lyrique è la sua vocazione letteraria, che porterà alla Literaturoper (l’opera che mette in musica un testo letterario senza surrogarlo in un libretto). Roméo et Juliette venne infatti tratto dagli stessi due librettisti direttamente da Shakespeare, senza realizzazioni teatrali intermedie, La distanza di questo libretto dagli adattamenti shakespeariani tipo quello di Felice Romani per Vaccai (1825) e Bellini (1830) è enorme, a riprova della sua importanza nella nascita di una nuova forma musicale.
 

Al Teatro Alla Scala di Milano.
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